carambola libera

Carambola

La Carambola è sicuramente una delle discipline più conosciute in assoluto, anche se negli ultimi decenni il numero di praticanti è sceso notevolmente a vantaggio di specialità più presenti in tv come l’Italiana a Cinque Birilli, ad esempio. Per giocare, oltre alle stecche, si impiegano il set di bilie classico (cioè formato da una rossa, una gialla e una bianca) e un tavolo senza buche. Lo scopo del gioco è semplicissimo, anche se di fatto è tutt’altro che facile da mettere in pratica, ovvero colpire con la bilia battente le altre due bilie.

A differenza di giochi come la Goriziana o l’Italiana, non c’è una bilia avversaria propriamente detta e pertanto i giocatori con la propria bilia possono le altre due in qualsiasi ordine. Inoltre, al centro del tavolo non trovate il castello dei birilli, quindi l’unico modo per realizzare punti è mettere a segno una carambola, ottenendo così un punto per ogni tiro valido. Il giocatore che realizza una carambola mantiene il turno di gioco fino al primo errore (o al primo fallo), evento che sancisce l’inizio del turno dell’avversario. Per questi motivi, in gergo si usa definire la Carambola come un gioco di “serie”, proprio perché un giocatore, finché ha una serie di carambole in corso, continua a giocare e l’avversario rimane in disparte. Nel tavolo possono essere presenti anche delle cosiddette zone d’interdizione, ovvero aree del tavolo nelle quali il gioco prevede delle limitazioni al gioco, come vedremo tra breve.

All’interno della Carambola, inoltre, esistono varie tipologie riconosciute anche dalla federazione italiana:

  • Partita libera, cioè la modalità di gioco che abbiamo appena descritto e dove le zone d’interdizione sono poste nei pressi degli angoli del tavolo: all’interno di queste aree il giocatore non può realizzare più di due carambole se almeno una delle due bilie contrarie non esce dalla zona tracciata.
  • Carambola Quadro, dove le zone d’interdizione sono rappresentate da vari quadrati e rettangoli che coprono l’intera superficie del tavolo. All’interno di questa tipologia si distinguono varie discipline denominate 47/2, 47/1 e 71/2. Nella 47/2 e nella 47/1 troviamo le stesse zone d’interdizione, l’unica differenza è determinata dal numero di colpi che è possibile effettuare senza fare uscire le bilie contrarie dalle zone, due e uno rispettivamente. La Carambola Quadro 71/2 ha le stesse regole della 47/2 ma presenta una diversa conformazione delle zone d’interdizione.
  • Carambola a una sponda, la cui unica differenza con la Carambola libera è l’obbligo per ciascun giocatore di colpire almeno una sponda con la battente prima di completare la carambola.
  • Carambola a tre sponde, dove invece le sponde da toccare con la battente prima di completare la carambola sono tre.
  • Carambola artistica, dove il gioco è improntato a offrire un grande spettacolo al pubblico. I giocatori, infatti, devono completare delle specifiche figure previste dal regolamento, con le bilie poste in posizioni specifiche. Ciascun giocatore ha tre tentativi a disposizione per ogni figura e il punteggio viene calcolato in base a dei coefficienti specifici legati al grado di difficoltà dei tiri eseguiti correttamente.
  • Carambola Multi-disciplina, dove ogni partita prevede che si giochino match distinti di alcune delle discipline appena elencate, anche a squadre. In base al numero di discipline, si parla quindi di Biathlon, Pentathlon, Polyathlon etc.

Le partite si svolgono in genere sulla distanza di uno o più set. Nella partita a set unico, è prevista la regola dell’equalizzazione delle riprese, ovvero ciascun giocatore disputa lo stesso numero di riprese e quindi la partita non termina quando uno di questi raggiunge il punteggio previsto per la vittoria, ma solo quando entrambe i contendenti hanno giocato lo stesso numero di riprese. Nelle partite con equalizzazione delle riprese, è previsto il tie-break per risolvere i casi di parità: ciascun giocatore gioca una serie e vince chi realizza più carambole.

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