Introduzione al Biliardo all’Italiana – 5 Birilli
Il “biliardo all’italiana” è una delle specialità più amate e famose, soprattutto nel nostro paese che, nel corso degli anni, ha prodotto una scuola di grandi campioni a livello internazionale. L’Italiana Cinque Birilli (il cui nome ufficiale è Internazionale 5 Quilles, in alcune zone d’Italia chiamato semplicemente “Stecca“) fino all’inizio degli anni ’80 si giocava con tavoli a sei buche (un po’ come quelli usati per Pool, Palla 9 etc.) e si impiegavano due bilie di colore bianco e una terza sfera leggermente più piccola con funzione di pallino. Oggi le partite si giocano sempre su tavoli senza buche e le bilie invece sono quelle che oggi siamo comunemente abituati a vedere, ovvero un pallino rosso e una bilia bianca e una gialla per i giocatori.
Ogni giocatore, infatti, a inizio partita sceglie o si vede assegnata una bilia e da quel momento in poi dovrà utilizzarla per colpire la sfera avversaria e mandarla sui birilli o per colpire il pallino, ottenendo così dei punti. La partita termina quando uno dei due giocatori raggiunge o supera una quota prefissata che in genere è rappresentata da 60 punti.
Al centro del tavolo troviamo il cosiddetto Castello, ovvero il gruppo formato dai cinque birilli: quattro bianchi ai lati, dal valore di due punti ciascuno, e uno rosso al centro, dal valore di quattro punti se abbattuto insieme ad altri birilli e dieci se fatto cadere da solo. Naturalmente i punti sono validi soltanto se a colpire i birilli è la biglia avversaria dopo essere stata a sua volta colpita da quella battente, mentre se la biglia battente termina sui birilli sarà come realizzare un autogol e i punti segnati saranno aggiunti allo score dell’avversario.
È possibile segnare dei punti anche colpendo la bilia rossa con tre modalità:
- Colpendo la bilia rossa con la battente otterremo quattro punti
- Colpendo la bilia rossa con la bilia avversaria otterremo tre punti
- Mandando il pallino sui birilli
In tutte e tre i casi, comunque, la biglia battente dovrà colpire per prima la bilia avversaria. Non sarà quindi possibile colpire direttamente il pallino con la battente, perché commetteremmo un fallo regalando quattro punti all’avversario. Inoltre, i punti di pallino possono essere conteggiati soltanto una volta per ciascun tiro, quindi non fa alcuna differenza se colpiremo la bilia rossa più volte nella stessa azione. Il giocatore che per errore tira con la biglia avversaria commette un fallo punito con penalità di due punti e bilia libera all’avversario.
Vediamo ora nel dettaglio tutte le fasi e le regole di una partita di biliardo all’italiana.
Fasi Iniziali
La partita ha inizio con il cosiddetto tiro di Acchito. Il diritto a scegliere se giocare per primo viene attribuito nel seguente modo: i due giocatori devono effettuare un tiro simultaneamente, facendo battere la propria bilia sull’opposta sponda corta. Il giocatore che fa avvicinare di più la bilia alla sponda corta di partenza giocherà per primo. In questa fase, il pallino viene posto al centro del quadrante superiore del tavolo, su un apposito segnale circolare, mentre la bilia avversaria sarà posizionata più in alto in prossimità della sponda corta.
Il giocatore che vince questa specie di sorteggio avrà la possibilità di scegliere la posizione della propria biglia, ma rimanendo comunque sempre all’interno del quadrante inferiore del tavolo. In alternativa, il giocatore che vince l’acchito può anche decidere di giocare per secondo, lasciando il tiro d’avvio all’avversario. La bilia battente deve colpire la bilia avversaria (in caso contrario si avrà un fallo punito con l’assegnazione di due punti all’avversario che potrà giocare nel turno seguente con bilia libera) ma non sarà possibile realizzare punti, poiché questi verranno automaticamente attribuiti all’avversario. Nelle partite che si giocano su più set, il tiro di avvio viene effettuato una volta ciascuno dai giocatori in modo alternato e secondo le stesse modalità.
Bilie a contatto
Durante il gioco possono verificarsi alcune situazioni particolari. Prendiamo il caso delle bilie a contatto, cioè quando la bilia battente si trova a diretto contatto con la bilia avversaria o col pallino.
Nel primo caso, il giocatore ha tre alternative a disposizione:
- Effettuare il cosiddetto tiro di massè, un tiro a effetto che viene eseguito portando la stecca in posizione quasi verticale. Questa soluzione richiede comunque una tecnica piuttosto avanzata e molta sensibilità nel tocco, quindi difficilmente può essere messa in pratica da un principiante.
- Effettuare un tiro indiretto, ovvero tirando la battente su una delle sponde e solo allora colpire la bilia avversario.
- Effettuando un tiro diretto, cioè colpendo la bilia avversaria senza ricorrere a sponde, ma con una traiettoria laterale in modo tale che le due bilie prendano due direzioni diverse. In questo caso, il giocatore non potrà segnare punti poiché verrebbero attribuiti all’avversario.
Nel caso in cui invece la battente sia a contatto col pallino, il giocatore può tirare direttamente sulla bilia avversaria.
Infine, se la bilia è a contatto con una sponda, il giocatore non può tirare su quella sponda direttamente.
In caso di falli in una di queste situazioni, il giocatore subisce una penalità (il cui valore è determinata in base al tipo di infrazione) e regala bilia libera all’avversario.
Bilia libera
Con la locuzione bilia libera s’intende la possibilità per il giocatore di piazzare la biglia battente dove preferisce (senza toccarla mai con le mani, ma solo con la stecca), ma rimanendo sempre nel quadrante opposto rispetto alla bilia avversaria che, invece, non può essere spostata a piacere. Il giocatore con bilia libera, in alternativa, può chiedere all’arbitro di posizionare la bilia avversaria nella posizione di partenza: in pratica, in questo modo il giocatore effettua un tiro con le stesse modalità del tiro d’avvio ma con in più la possibilità di segnare dei punti. Qualora tale punto sia occupato dal pallino, la bilia verrà portata alla sponda opposta.
Il tiro con bilia libera va effettuato posizionandosi all’interno di uno spazio che corrisponde alla larghezza della sponda corta: in genere questo spazio è delimitato da due linee sul pavimento che in pratica sono tracciate come prolungamento della sponda lunga. Tali linee non possono essere oltrepassate neanche in parte, a meno che il piede non sia sospeso in aria. Queste prescrizioni valgono anche in occasione del tiro d’avvio. Nelle restanti fasi di gioco, il giocatore può posizionarsi liberamente, ma almeno un piede deve rimanere sempre a contatto con il pavimento durante il tiro.
Falli di gioco e penalità
La casistica di penalità è molto ampia, quindi è importante riepilogarla.
- Non sono previste penalità (oltre all’assegnazione all’avversario dei punti realizzati) quando la bilia battente, dopo aver colpito regolarmente la bilia avversaria, abbatte uno o più birilli.
Viene invece applicata una penalità di due punti e bilia libera nelle seguenti ipotesi:
- Quando la bilia avversaria non viene colpita dalla battente.
- Tiro effettuato con la bilia avversaria.
- Bilia battente che abbatte dei birilli prima di impattare con l’avversaria.
- Tiro effettuato con la battente quando questa è ancora in movimento.
- Bilia colpita con una parte della stecca diversa dal cosiddetto girello (in gergo, si parla di steccata) o colpita più di una volta nell’arco dello stesso tiro.
- Quando almeno una delle bilie termina fuori dal tavolo.
- Violazione delle norme sui casi di bilie a contatto.
- Tiro con entrambi i piedi non a contatto col pavimento o, nel tiro d’avvio o con bilia libera, con almeno un piede all’esterno delle linee di demarcazione.
- Quando il giocatore tocca la bilia con qualcosa che non sia la stecca durante la fase di tiro d’avvio o di bilia libera.
- Quando la battente salta il castello senza aver toccato prima la bilia avversaria.
- Quando il giocatore tocca la bilia o i birilli con le mani senza essere autorizzato dall’arbitro.
La penalità è pari a quattro punti quando la bilia battente colpisce prima il pallino.
Infine, dopo il primo richiamo dell’arbitro in una situazione analoga, al giocatore che fa cadere altri birilli passando all’arbitro quelli già abbattuti, viene inflitta una penalità consistente bilia libera e perdita dei punti realizzati (che verranno assegnati all’avversario).
Fatta eccezione per alcune variazioni descritte nel relativo paragrafo, tutte queste disposizioni valgono anche per la disciplina della Goriziana 9 Birilli.
Approfondimenti e collegamenti esterni: