Questo tiro rappresenta sicuramente un’arma molto importante per tutti i giocatori di un certo livello, perché consente di segnare punti anche partendo da una situazione in cui le bilie non sono posizionate nel modo più vantaggioso per chi attacca. Considerando che la successione di sponde nel rinquarto è lunga-corta-lunga, la situazione tipica in cui si ricorre al rinquarto vede la battente sotto al castello e la bilia avversaria dal lato opposto.
Per quanto concerne le regole generali di esecuzione, nel rinquarto il tiro tende di per sé ad assumere effetto buono allargando la traiettoria e per accentuare questa tendenza viene dato effetto buono anche quando si colpisce la battente. La steccata va effettuata in modo morbido e dopo l’impatto prolungheremo la corsa della stecca di una decina di centimetri, mentre la forza da impiegare dipende sempre dalla vicinanza delle bilie ma in genere non è mai particolarmente abbondante: con la bilia avversaria poco distante dal castello, in genere, si cerca il tiro di misura e si tira con poca forza, mentre se l’avversaria si trova ad esempio vicino all’angolo dovremo tirare più forte anche per restare scoperti e lasciare un tiro facile all’avversario.
Ricordate anche che la posizione della bilia avversaria deve servire a capire quanto possiamo, eventualmente, sbagliare la traiettoria di tiro. Premesso che è sempre meglio non sbagliare mai, in un tiro di rinquarto che richiede una traiettoria stretta (quindi passando vicino all’angolo del tavolo) è preferibile sbagliare passando troppo stretti e, allo stesso modo, quando è necessaria una traiettoria larga è meglio sbagliare tenendosi larghi: in entrambi i casi, infatti, la posizione della bilia avversaria farà da punto di riferimento e ci permetterà di evitare di travolgere i birilli con la battente.